Il deposito, il lascito, l'eredità
La transumanza è la salita dal piano in alpeggio delle mandrie nei mesi estivi, affinché le vacche possano godere di un foraggio fresco e pregiato.
È una pratica ormai quasi totalmente in disuso, che ancora poche famiglie in Val Taleggio praticano, seguendo un rituale antico che ha origini millenarie.
È una prassi che abbiamo sentito il bisogno di onorare e documentare con questo documentario in forma di cortometraggio, affinché si sappia cha ancora oggi accade, e per evitare che diventi solo un malinconico ricordo di un passato lontano.
Un film realizzato nell'estate del 2020 da Alessandra Beltrame, da un'idea di Adele Ravasio.
Secondo operatore Adrea Zambelli, color correction Stefano Testa, contributo sonoro Jonathan Locatelli, In collaborazione con la Società Agricola Locatelli Guglielmo
La nostra mappa si ispira alle molteplici esperienze di mappe di comunità, ma al contempo è anche un progetto unico e nuovo, con il quale vogliamo raccontare la nostra relazione con il territorio nel quale lavoriamo.
Un territorio che per noi è l'"Eco-Sistema Val Taleggio". Un "Eco-Sistema" che non comprende solo i gesti e i saperi connessi al nostro lavoro di stagionatori, ma anche i gesti e i saperi di chi oggi alleva le vacche e produce i formaggi, oltre che i gesti e i saperi di chi, secoli fa, ha contribuito a creare il territorio che oggi noi ammiriamo e che viene tutelato grazie ad una filiera che parte dallo sfalcio del fieno e arriva ai locali di stagionatura di casArrigoni, fino alle vostre tavole.
Nella mappa ci sono i nostri "luoghi significativi", senza i quali non saremmo quello che siamo e che sono fondamentali per lavorare come stiamo lavorando.
Se la Val Taleggio è così bella, ricca e varia è merito della composizione geologica e chimica, dei fattori climatici e delle dinamiche delle forze della natura, che l'hanno resa ricca di acque e che qui hanno fatto attecchire un insieme particolare di specie vegetali, un bouquet vario e composito che va dall'umile erba al grande albero di faggio.
Ma se è così bella, ricca e varia, molto si deve anche all'uomo, alla sua presenza, al suo lavoro secolare, e al bestiame che nel corso della storia l’uomo ha allevato e custodito. Senza questa presenza niente prati, niente pascoli, niente mulattiere, niente muretti, niente fontane, niente stalline, niente casine, niente casere, niente roccoli.
La Val Taleggio è tutto quello che l’uomo ha saputo produrre nel corso dei secoli e che in parte c’è ancora, a ben pensarci non ha tolto ma ha aggiunto, ha modificato ma ha anche arricchito questo tessuto ambientale e ha contribuito a fare della nostra valle un unicum, con una personalità e con caratteristiche sue proprie.
Quasi un marchio esclusivo fatto di mille tessere diverse, inconfondibili. La concimazione non invasiva, il taglio dell’erba a “ranza”, il pascolamento ordinato, le varie tipologie di erbe e fiori. E poi gli animali, vacche soprattutto, e le famiglie attorno al bestiame. Un lungo cammino il loro per affinare la tecnica di allevamento e della lavorazione del latte e della stagionatura dei formaggi fino a raggiungere livelli di eccellenza con gli stracchini di Taleggio.
Tutto questo rappresenta il deposito, il lascito, l’eredità